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L’ortodonzia miofunzionale è l’uovo di colombo dell’ortodonzia, molti tra i più grandi ortodontisti della storia erano a conoscenza del fatto che una errata posizione dei denti dipendeva da un non corretto funzionamento della bocca, e che l’importanza della terapia funzionale, unita al trattamento ortodontico, fosse ampiamente sottovalutata dai propri colleghi ortodontisti, anche a causa di quello che per molti anni è stato il pensiero unico dell’ortodonzia, ovvero che le malocclusioni fossero ereditarie.

Cito alcuni “Ortodontisti Immortali”:

Una funzione normale porta ad una struttura normale e ne determina in gran parte la forma”. Alfred Paul Rogers (1873-1959)

“L’influenza delle convinzioni degli anni 30’ – 40’ in cui si credeva che la genetica fosse dominante e che fossero possibili solo lievi alterazioni scheletriche con una terapia funzionale ha portato al concetto che bisognasse trattare solo i denti anziché l’intero viso in toto”. Robert M. Ricketts (1920 – 2003)

“La scarsità della nostra attuale conoscenza dell’eziologia in ortodonzia ci porta a considerare la relazione tra causa ed effetto del lato sbagliato – quello dell’effetto”. “Dove c’è una lotta tra i muscoli e le ossa le ossa hanno sempre la peggio”. “Lavorando a ritroso, un giorno, arriveremo senza dubbio all’inizio. Quanto sarebbe bello partire dalla direzione opposta”. Thomas M. Graber (1917 -2007)

Non ci sono geni nelle ossa”. Melvin L. Moss (1923 – 2006)

“L’architettura per il disegno, la costruzione e lo sviluppo delle ossa del cranio si trova nei muscoli, nella lingua, nelle labbra, nelle guance”. Donald H. Enlow (1927 – 2014)

La funzione respiratoria influenza lo sviluppo del cranio, della mascella, della mandibola e la posizione della lingua, e per tanto influenza l’equilibrio dei dentiWilliam R. Proffit (1936 – 2018)

Quando parliamo di funzioni corrette stiamo parlando di respirazione nasale, posizione della lingua a riposo sul palato, deglutizione corretta e labbra unite a riposo.

Sia nei bambini che negli adulti spesso osserviamo che alcune o tutte queste funzioni non avvengono correttamente, e questo è tanto più vero quanto più grave è la malocclusione con cui ci dobbiamo confrontare.

Siamo di fronte a una rivoluzione ortodontica

Per tanti anni dentisti e ortodontisti hanno sempre preferito curare l’effetto della disfunzione, ovvero l’inestetismo causato dai denti storti, senza correggere le cause che l’hanno determinato. E così, con ortodonzie fisse spesso complesse e trazioni con elastici intra ed extra orali, arrivavano sì al risultato, ma creando scompensi negli schemi neuromuscolari del Paziente che si trovava ad avere una dentatura apparentemente in ordine ma che non rispecchiava il modo di funzionare della sua bocca. Risultato: bloccare i denti a vita per mantenere la situazione col rischio di creare tensioni in altre parti del corpo, come articolazioni temporo mandibolari, collo, schiena, postura, e sempre col rischio che la disfunzione prima o poi potesse prendere il sopravvento e vanificare il risultato così faticosamente raggiunto dopo anni di ortodonzia. Qualcuno di voi si ritrova con i denti storti pur avendo effettuato un trattamento ortodontico da ragazzo/a? Magari addirittura con l’estrazione di denti sani, tipo i premolari, per fare spazio e permettere agli altri denti di potersi allineare, ed ora ha un profilo piatto? Non c’è nulla di male, questa era l’ortodonzia fino agli anni novanta.

Oggi sappiamo che, se operiamo in questo modo, non stiamo fornendo ai nostri Pazienti il miglior trattamento possibile, specialmente ai PAZIENTI IN CRESCITA dai 4 ai 15 anni circa, che sono ancora in tempo, intervenendo sulle funzioni scorrette, non solo a correggere la malocclusione, ma anche la crescita dei mascellari.

Una buon funzionamento della bocca permette, nei bambini/adolescenti, uno sviluppo corretto della mascella e della mandibola. In questo contesto i denti potranno erompere dritti in modo naturale, i risultati saranno stabili nel tempo e non ci sarà bisogno di bloccare i denti a vita.

Ma come si correggono le funzioni?

Qui entra in gioco Myobrace, l’azienda leader mondiale nel campo degli apparecchi miofunzionali preformati in silicone medicale. Una volta effettuata una corretta valutazione ortodontico-miofunzionale del Paziente si potrà individuare il più appropriato protocollo di trattamento con i dispositivi Myobrace coadiuvato dalle Myobrace Activities, una sequenza di esercizi di riabilitazione miofunzionale che partono dal ripristino di una respirazione corretta e vanno al controllo della postura della lingua, deglutizione, tono muscolare di labbra e guance e labbra chiuse a riposo. Tutto questo, oltre ovviamente a risolvere i problemi legati all’occlusione, ha enormi ripercussioni positive sullo stato di salute generale dei Pazienti. Questi infatti migliorano gli indici di saturazione di ossigeno nel sangue, la qualità del loro sonno, concentrazione e prestazioni sportive. Spesso infatti in Pazienti con gravi disfunzioni sono associati deficit neurocognitivi, pertanto prima si interviene meglio è.

Non sono solo sono profondo conoscitore della materia: fin dal 2015 sono stato invitato a parlare dell’argomento durante serate scientifiche e convegni, ho ottenuto la Certificazione Myobrace e organizzo con Primalux corsi in tutto il territorio nazionale per insegnare ai colleghi odontoiatri ed ortodontisti il corretto protocollo di trattamento delle malocclusioni con Myobrace.

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